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Anche piccole attività quotidiane riducono il rischio di malattie cardiache. L’importante è stare in piedi

Rispetto alle donne che si muovevano per meno di due ore al giorno, quelle con almeno quattro ore di attività quotidiana hanno un rischio del 43% più basso di malattie cardiovascolari

21 Marzo 2022

Francamente, di primo acchito, riesce un po’ difficile prenderla come una buona notizia: le donne over 65 che lavano i piatti, puliscono la casa e cucinano riducono il rischio di malattie cardiache. Detta così sembra che anche la scienza remi contro le pari opportunità sostenendo che in fondo fare i lavori domestici faccia bene alla salute delle donne (e non degli uomini?). Probabilmente vale anche per gli uomini, e si spera che prima o poi arriveranno le prove, ma intanto lo studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association si basa sui dati di un campione di sole donne. Come se ne esce? Come scongiurare l’equivoco che fare la casalinga sia un beneficio per le donne e non per gli uomini?

In realtà è facile, basta leggere lo studio e non fermarsi al titolo scelto per divulgarlo. I ricercatori, infatti, parlano più genericamente di “daily life movement”, movimenti della vita quotidiana, in cui sicuramente rientra lavare i piatti, pulire i pavimenti e stendere i panni, ma di cui fanno parte anche altre attività più piacevoli, come parlare al telefono, farsi una doccia, prendersi cura delle piante e in realtà tutto quello che si vuole purché lo si faccia con regolarità e restando in piedi.

Non è chiaro se la posizione eretta sia benefica di per sé o se piuttosto sia la sedentarietà a essere così dannosa da far diventare salutare qualunque cosa che la contrasti. Comunque sia, con buona pace di tutte le donne, è lo stare in piedi ad avere un ruolo protettivo sul cuore, indipendentemente da quello che si fa. Può andare bene anche dipingere un quadro, scattare delle fotografie, giocare a freccette…

I ricercatori hanno monitorato l’attività quotidiana di più di 5mila donne americane, di età compresa tra 63 e 97 anni che non avevano malattie cardiache all'inizio dello studio.

Le partecipanti hanno indossato un accelerometro per circa sette giorni che ha fornito misure accurate sul tempo trascorso in movimento e, soprattutto, sul tipo di attività più frequente nella vita quotidiana.

Ebbene, rispetto alle donne che si muovevano per meno di due ore al giorno, quelle con almeno quattro ore di attività quotidiana avevano un rischio inferiore del 43 per cento di malattie cardiovascolari, del 43 per cento di malattia coronarica, del 30 per cento di ictus e, in particolare, un rischio inferiore del 62 per cento di morte per malattie cardiovascolari.

«Lo studio dimostra che tutti i movimenti contano ai fini della prevenzione delle malattie. Trascorrere più tempo in attività della vita quotidiana, che comprendono un'ampia gamma di movimenti svolti in piedi e non su una sedia, ha comportato un minor rischio di malattie cardiovascolari», ha affermato Steve Nguyen, della Herbert Wertheim School of Public Health, primo autore dello studio.

Fonte: HealthDesk articolo di redazione 20 marzo 2022

Link allo studio: https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/JAHA.121.023433

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