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SCRIPT: un guanto robotico contro l’Ictus

05 Febbraio 2014
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In Italia lIctus costituisce la prima causa d’invalidità, la seconda causa di demenza con connessa perdita di autosufficienza e la terza causa di morte subito dopo i tumori e le malattie cardiovascolari. Ogni anno si registrano circa 200.000 casi di Ictus, di cui solo il 20% sono recidive, dati questi forniti dall’Istituto Superiore di Sanità. Solitamente, il 20% dei soggetti non riesce a sopravvivere e muore entro un mese, ma per quasi un milione di persone che sono sopravvissute insorgono gravi conseguenze a livello cerebrale.

 I soggetti più colpiti hanno un’età compresa tra i 65 e gli 84 anni ed in 8 casi su 10 si tratta di ictus ischemico. L’ictus emorragico colpisce invece persone più giovani e circa 10.000 casi, ogni anno, riguardano soggetti con età inferiore ai 54 anni. Inoltre, a causa del peggioramento dei fattori ambientali, negli ultimi anni questa patologia sta interessando anche soggetti giovanissimi. Se si interviene tra le 3 e le 6 ore dalla crisi, ci sono ottime probabilità di circoscriverne gli effetti, altrimenti devastanti o letali nel peggiore dei casi.

Dati importanti ed allarmanti. Le conseguenze di un ictus possono essere relativamente arginate se curate con tempestività e criterio. È questo il messaggio chiave della VII Giornata Mondiale contro l’ictus cerebrale, celebratasi lo scorso 29 ottobre e durante la quale A.L.I.Ce. Italia Onlus, l’associazione per la lotta all’ictus cerebrale, ha posto il focus sulla riabilitazione, da sempre uno dei problemi sanitari di maggior rilevanza. Una mano arriva da un’equipe di ricercatori dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma, centro da sempre all’avanguardia per la riabilitazione dalle patologie invalidanti. Insieme ad altri due partner clinici, il Roessingh Research and Development in Olanda e l’Università di Sheffield nel Regno Unito, il San Raffaele si propone di dare una mano. Una mano, in senso metaforico e non. La robotica giunge infatti con un guanto speciale a supporto della riabilitazione per tutti quei pazienti che, a seguito di un ictus, hanno visto compromessi i loro movimenti più semplici, quelli legati alle mani. Si chiama SCRIPT (Supervised Care and Rehabilitation Involving Personal Tele-Robotic) e nasce dalla fusione di un trattamento robotico ed un videogioco: il paziente potrà effettuare tutta una serie di esercizi motori con polso, mano, gomito e spalla, coordinatamente o singolarmente, allo scopo di riconquistare l’autonomia perduta.

La peculiarità del guanto è che può essere indossato sia alla mano destra che alla sinistra ed il trattamento si svolge comodamente presso il proprio domicilio mentre i medici, a distanza e tramite una piattaforma web, sottopongono il tutto a monitoraggio, controllando i risultati progressivi ed assegnando di volta in volta compiti più complessi al fine di garantire un recupero funzionale ottimale dell’arto superiore.

Patrizio Sale, medico chirurgo specializzato in Medicina Fisica e Riabilitazione, nonchè responsabile clinico del progetto, ha dichiarato che attualmente 9 pazienti vittime di ictus hanno già terminato la sperimentazione: i primi risultati sono più che positivi e forniscono un forte input per un training su larga scala. Questo risultato apre contestualmente un altro spiraglio laddove va a scongiurare anche il rischio di depressione spesso legata al cambiamento repentino che il soggetto subisce in seguito all’episodio traumatico. Con SCRIPT il paziente può tornare a casa in tempi veloci e seguire la terapia in un ambiente familiare.

dott.ssa ELISABETTA BESUTTI

A.L.I.Ce. Italia ODV

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