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Gli estrogeni proteggono dall’ictus

Uno studio su Neurology mostra che una vita fertile particolarmente lunga o l’uso di contraccettivi e ormoni sostitutivi proteggono le donne dal rischio di ictus. Gli estrogeni farebbero da scudo contro i due tipi di ictus, emorragico e ischemico

24 Febbraio 2023

Gli estrogeni proteggono dall’ictus. Lo suggerisce uno studio pubblicato su Neurology (https://n.neurology.org/content/early/2023/02/01/WNL.0000000000206863) da cui emerge un’associazione tra l’uso degli ormoni, come contraccettivi o come terapia sostitutive in menopausa, con il rischio di entrambi i tipi di ictus, ischemico o emorragico. Anche una menopausa tardiva, che implica una prolungata produzione di estrogeni, ha una funzione protettiva. Lo studio, condotto in Cina, ha coinvolto 123mila donne in post menopausa dall'età media di 58 anni che non erano mai andate incontro a un ictus prima dell’inizio della sperimentazione. Le partecipanti, monitorate per nove anni, hanno fornito informazioni personali come l'età, il sesso e l'occupazione, e hanno descritto il loro stile di vita, con dati sul fumo, l'uso di alcol, l'esercizio fisico e la storia clinica. In particolare, i ricercatori erano interessati alla salute riproduttiva delle donne, all’intervallo di tempo tra l'età della prima mestruazione e l'inizio della menopausa, il numero di gravidanze e di aborti spontanei e l'uso di contraccettivi orali.

Consultando i documenti dell'assicurazione sanitaria e il registro delle malattie, gli scienziati hanno individuato le partecipanti che durante il periodo di osservazione avevano avuto un ictus. In tutto sono stati registrati 15.139 casi di cui 12.853 di tipo ischemico, 2.580 di tipo emorragico intracerebrale e 269 di tipo emorragico subaracnoideo (un’emorragia tra il cervello e la membrana che lo ricopre).

I ricercatori hanno diviso il campione in quattro gruppi in base al periodo di fertilità, calcolando il tempo intercorso tra la prima mestruazione e l’inizio della menopausa. La fase riproduttiva più breve era di 31 anni, mentre la fase riproduttiva più lunga superava i 36 anni.

Le donne che appartenevano al secondo gruppo, con una vita riproduttiva più lunga, avevano un rischio inferiore del 5 per cento di avere qualunque tipo di ictus rispetto alle donne del primo gruppo.

In particolare le donne con una durata maggiore della fase fertile avevano un rischio inferiore del 5 per cento di ictus ischemico e un rischio inferiore del 13 percento di emorragia intracerebrale rispetto alle donne con la durata della vita riproduttiva più breve.

I ricercatori hanno anche esaminato altri fattori che incidono sui livelli di estrogeni, come il numero di gravidanze o l'uso di contraccettivi orali che aumentano la produzione di estrogeni, e la durata dell’allattamento al seno che è invece associata a livelli più bassi di estrogeni.

Dall’analisi è emerso che livelli più elevati di estrogeni riducevano il rischio di tutti i tipi di ictus.

«Il nostro studio suggerisce che livelli più elevati di estrogeni dovuti a una serie di fattori riproduttivi, tra cui una maggiore durata della vita riproduttiva e l'uso di terapia ormonale o contraccettiva, sono collegati a un minor rischio di ictus ischemico ed emorragia intracerebrale. L’esposizione agli estrogeni durante la vita potrebbe essere potenzialmente un utile indicatore del rischio di una persona di andare incontro a diversi tipi di ictus dopo la menopausa», ha affermato l'autore dello studio Peige Song, della Zhejiang University School of Medicine di Hangzhou, in Cina.

Fonte: HealthDesk redazione 19 febbraio 2023

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