Attività, notizie ed eventi

Il diabete può accorciare la vita fino a sette anni

22 Luglio 2019

Avere una diagnosi di diabete a 40 anni può ridurre l’aspettativa di vita di circa sei anni negli uomini e di circa sette anni nelle donne; e la metà di questa riduzione è imputabile alle malattie cardiovascolari

 

Queste stime sono contenute nel Rapporto del 12th Italian Diabetes Barometer Forum che si è svolto martedì 9 luglio a Roma.

Nel mondo, secondo i dati dell’iniziativa “Global Burden of Disease” della World Health Organization (WHO), nel 2017, l’iperglicemia è stata responsabile di 6,53 milioni di decessi, passando, tra le cause di morte, dal sesto posto di dieci anni fa al terzo posto fra gli uomini e al secondo fra le donne, con un aumento di circa il 27 per cento dei casi. Questa tendenza negativa è evidente anche per quanto riguarda gli anni di vita persi ponderati per disabilità, che sono aumentati del 25,5 per cento rispetto al 2007, superando così i 170 milioni. Inoltre, la prima causa di morte a livello mondiale, per entrambi i sessi, è l’ipertensione arteriosa e la quarta fra gli uomini e terza fra le donne l’eccesso ponderale, due condizioni spesso presenti nella maggioranza delle persone con diabete.

Il 53 per cento dei decessi associati a iperglicemia è dovuto a cause cardio-cerebrovascolari, in particolare 2,27 milioni di morti per malattie cardiache ischemiche e 1,19 milioni per ictus; si stima che ogni minuto nel mondo muoiano 6-7 persone per malattie cardiovascolari legate al diabete.

Da una recente indagine promossa dall’International Diabetes Federation in partnership con Novo Nordisk, che ha coinvolto oltre 12 mila persone con diabete di tipo 2 in 130 Paesi, è emerso che, per quanto riguarda la conoscenza dei fattori di rischio, un paziente su quattro non era consapevole del ruolo svolto dall’ipertensione e dal sovrappeso, uno su tre ignorava che iperglicemia, ipercolesterolemia, fumo ed inattività fisica aumentano il rischio cardiovascolare e circa uno su due non conosceva l’importanza, quali fattori di rischio, di elevati livelli di stress, del diabete di lunga durata e di un’età oltre i 65 anni.

La parità di accesso all’informazione, alla prevenzione e all’educazione terapeutica, insieme al trattamento del diabete e alla diagnosi e cura delle complicanze, sono alcuni dei temi al centro del Manifesto dei diritti e dei doveri della persona con diabete che ha compiuto quest’anno dieci anni, anniversario celebrato nel corso del Forum di Roma. Il documento è stato realizzato nel 2009 e quindi aggiornato nel 2015, nella convinzione che solo il dialogo fra le Istituzioni, le Società scientifiche, le Associazioni dei pazienti e la Cittadinanza possa contribuire a “cambiare il diabete”.

Di particolare rilevanza, il tema della diffusione epidemica della malattia nelle città e nelle aree urbane, in cui risiedono oggi quasi i due terzi delle persone colpite dal diabete; per questa ragione, nel 2014 ha visto la luce, promosso dall’University College London (UCL) e dal danese Steno Diabetes Center, con il contributo di Novo Nordisk, il progetto internazionale Cities Changing Diabetes che si propone di studiare il fenomeno, suggerendo possibili risposte e correttivi. Ad oggi ha coinvolto una ventina di metropoli nei cinque continenti, Roma sin dal 2017 e Milano, new entry 2019, per l’Italia. A questo progetto e al diabete urbano è stata dedicata la prima giornata di lavori dell’incontro romano «Il progetto Cities Changing Diabetes sviluppato nella Città metropolitana di Roma ha visto la collaborazione di ben 140 esperti di diversa estrazione che hanno analizzato il contesto socio-demografico e clinico epidemiologico dell’area cittadina che, con quasi 300 mila persone con diabete, rappresenta la città con il maggior numero assoluto di diabetici nel nostro Paese» spiega il coordinatore Andrea Lenzi, presidente dell’Health City Institute e del Comitato nazionale per la Biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Fonte: HealthDesk redazione 10 luglio 2019

A.L.I.Ce. Italia ODV

  • Privacy Policy - Cookie Policy
  • Termini e condizioni
  • Login
  • sito realizzato da Studio Indaco