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Italiani ossessionati dallo smartphone, ma non allenano il cervello

18 Gennaio 2019

Solo il 5% degli Italiani allena e stimola correttamente il proprio cervello durante la giornata, mentre il 24% se ne dimentica completamente e non dà la giusta importanza a questo importante organo. Il 67%, inoltre, è in preda a una vera e propria ossessione per il proprio smartphone; il 19% controlla mail e stories continuamente mentre il 48% ammette di fare “scroll” sul proprio display più di quanto necessario.

Sono alcuni dati rilevabili dai primi risultati del Test di Brainzone.it, il progetto per conoscere meglio il proprio cervello e imparare a prendersene cura, realizzato da Novartis, con il patrocinio della Società italiana di neurologia (Sin) e dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), presentati a margine del 49° Congresso della Sin che si è concluso martedì 30 ottobre a Roma.

Dunque, il 95% degli italiani non allena e non stimola adeguatamente il proprio cervello. Il 24% degli intervistati risulta infatti “Brain to be trained”, coloro che a causa delle cattive abitudini, come le poche ore di riposo notturno, una dieta non equilibrata e una vita frenetica, non si prendono abbastanza cura del proprio cervello, mentre il 71% risulta “Brain lover”, ovvero persone che, pur essendo consapevoli che esistono buone strategie per conservare al meglio la propria materia grigia, non si ricordano spesso di adottarle.

Le cattive abitudini degli italiani emergono chiaramente dalla fotografia delineata da questi primi risultati raccolti su un campione di oltre mille persone. Il 46% non dedica il giusto spazio al riposo notturno, mentre solo il 13% adotta una dieta brain-friendly, un altro tassello essenziale per mantenere intatte le proprie capacità cognitive, come per esempio, mangiando almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno e limitando il consumo di dolci.

 Un terzo degli intervistati ha la sensazione di non aver imparato cose nuove nell’ultimo anno, mentre il 65% preferisce l’allenamento del proprio fisico (in palestra) rispetto a quella del cervello.

In questa panoramica il dato più allarmante è che quasi il 67% degli intervistati è in preda a una vera e propria ossessione per il proprio smartphone; il 19% controlla mail e stories continuamente mentre il 48% ammette di fare “scroll” sul proprio display più di quanto necessario.

Proprio per rispondere alla necessità di tornare a essere “consapevoli” del proprio cervello, continua il progetto Brainzone.it, che quest’anno presenta una nuova release totalmente dedicata alla “Brain Wellness”.

La sensazione che accomuna buona parte dei rispondenti al Test di Brainzone.it, quasi il 62%, è quella di essere in un momento di forte stress: il 20% lo definisce come una condizione costante mentre il 42% come frequente e ricorrente.

«Le buone capacità mentali – assicura Nicola De Pisapia, ricercatore al Dipartimento di Psicologia e scienze cognitive all’Università di Trento - possono essere mantenute o migliorate grazie alla cura e all’esercizio della mente. Numerose sono le attività che possiamo fare per prenderci cura del nostro cervello e del suo buon funzionamento: imparare a conoscere quello che ci fa bene e avere a disposizione gli strumenti giusti è fondamentale per permetterci di dare il meglio di noi stessi e di preservare un organo così importante».

Novartis «vuole continuare a contribuire alla creazione di una cultura del benessere del cervello. Siamo fieri di aver reso possibile un’ulteriore implementazione del progetto Brainzone – dice Alessandra Dorigo, Head Business Franchise Neuroscience di Novartis - che già da quattro anni ci vede coinvolti, grazie a nuovi contenuti scientifici validati da un team multidisciplinare di esperti».

Fonte: HealthDesk redazione 30 ottobre 2018

A.L.I.Ce. Italia ODV

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