Novità scientifiche

Mantenersi attivi anche da anziani. La ricetta per stare bene a lungo e salvare le casse dei servizi sanitari

19 Ottobre 2017

Anche piccoli miglioramenti del fitness possono fare risparmiare molti miliardi di euro all’anno

Una persona oltre i 50 anni con un esercizio regolare può raggiungere lo stesso livello di fitness di una persona mediamente attiva di 10 anni più giovane.

È il dilemma di tutti i sistemi sanitari pubblici: conciliare il principio delle “cure per tutti” con l’invecchiamento della popolazione. Il tema è sul tavolo degli esperti di salute pubblica inglesi tanto quanto di quelli italiani. E le soluzioni proposte dai primi sono guardate con interesse dai secondi e viceversa. Gli autori di un’analisi recentemente pubblicata sul British Medical Journal hanno in mente un piano semplice ma efficace: incoraggiare la popolazione anziana a mantenersi attiva. Perché i firmatari dell’articolo sono convinti che per combattere gli effetti della vecchiaia sul fisico e sulla mente sia più utile il movimento delle medicine.

Come raggiungere l’obiettivo? La lista degli interventi suggeriti da Scarlett McNally, chirurgo ortopedico dell’ Eastbourne District General Hospital, e dai suoi colleghi è lunga. Si parte dalla ristrutturazione degli spazi urbani, con l’aggiunta di aree pedonali per invogliare le passeggiate e una rete di trasporti più efficiente per incoraggiare gli spostamenti. E poi, marciapiedi ampi e comodi, piste ciclabili sicure, tavoli e panchine nei parchi che fanno venire voglia di uscire di casa per andare a fare un picnic e tariffe salate dei parcheggi che, al contrario, fanno passare la voglia di prendere la macchina.

Tutto ciò è compito di amministratori cittadini e urbanisti. I medici dipendenti del sistema sanitario hanno invece altri doveri. Primo tra tutti, considerare l’attività fisica alla stregua di una vera e propria terapia. Per cui dovrebbero far di tutto per far alzare dal letto il paziente ricoverato e prescrivere passeggiate quotidiane insieme alle pillole per la pressione. Perché, come affermato dall’Academy of Medical Royal Colleges, il movimento è una “cura miracolosa” capace di ridurre allo stesso tempo il declino fisico e la necessità di cure.  Gli autori dell’analisi non scelgono giri di parole per lanciare il loro messaggio, ma un esempio eloquente: una persona oltre i 50 anni con un esercizio regolare può raggiungere lo stesso livello di fitness di una persona mediamente attiva di 10 anni più giovane». Con un risparmio non da poco per la sanità pubblica.

Le autorità locali inglesi spendono ogni anno 8,8 miliardi di sterline (quasi 10 miliardi di euro) in cure destinate agli over 65. Aggiungendo le prestazioni delle strutture private si raggiunge un costo totale di 100 miliardi di sterline ( 112 miliardi di euro), pari all’ammontare annuo di tutte le spese per il National Health Service. Secondo gli autori dell’analisi sul Bmj, i seniores in buona forma fisica fanno un bel regalo alla società. Anche piccoli miglioramenti del fitness possono fare risparmiare molti miliardi di euro all’anno, visto che generalmente il ricorso alle cure raddoppia tra i 65 e i 75 anni e triplica tra i 65 e gli 85.

La buona notizia è che i benefici del movimento si fanno sentire ad ogni età: «l’aumento del livello di autonomia - scrivono i ricercatori -  non solo può riportare una persona indietro alle sue capacità di 10 anni prima, ma può intervenire sulla qualità di vita, stabilendo una differenza cruciale tra la possibilità di vivere bene a casa propria o la necessità di un ricovero in una struttura residenziale».

 

Fonte: HealthDesk, redazione, 18 Ottobre 2017

 

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