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ThinkHeart with GISE-Transcatheter Innovation in Practice (TIP)

08 Maggio 2019

Anche A.L.I.Ce. Italia, rappresentata da Fabrizio Pennacchi, socio e volontario di A.L.I.Ce. Lazio, ha partecipato all'evento ThinkHeart with GISE-Transcatheter Innovation in Practice (TIP), organizzato il 3 maggio 2019 presso l'Auditorium Antonianum di Roma.

 

I lavori sono stati aperti dal Presidente del GISE (Gruppo Italiano di Studi Emodinamici), Giuseppe Tarantini, rivolgendosi alla platea di circa 150 partecipanti (per la maggior parte Cardiologi Interventisti) e sottolineando la necessità di promuovere le esistenti tecniche mini-invasive TAVI (Impianto Valvolare Aortico Transcatetere) e quelle basate sulle identiche tecnologie di accesso cardiaco. Secondo i dati presentati, ad oggi, queste tecniche altamente risolutive e raccomandate nelle linee guida interventistiche, vengono applicate solo in una minima parte dei casi. Studi, trial, e statistiche raccolte negli ultimi 15 anni hanno dimostrato l'elevata efficacia di queste tecniche di intervento, con un ritorno sull’investimento (tempo al quale i costi di intervento sostenuti sono stati ripagati dai risparmi per la collettività) inferiore ai tre anni. Se malgrado ciò, queste tecniche nel nostro paese faticano a raggiungere i livelli di utilizzo di altri paesi europei, si deve soprattutto alla incapacità strategica del nostro SSN, nelle sue declinazioni regionali, di sostenerle adeguatamente con un sistema di DRG omogeneo a livello nazionale.

 

Si è aperta quindi una tavola rotonda (moderata dalla giornalista RAI TG1 Manuela Lucchini) alla quale hanno partecipato, oltre i dirigenti del GISE, il Dir. San. AO Padova (Dott. Daniele Donato), Il Direttore del CESP di Milano, Lorenzo Mantovani, il responsabile del Progetto DRG dell'ISS e Dir. San. San Camillo di Roma, Marino Nonis, e la Dott.ssa Maria Chiara Corti del PNE AgeNaS (Programma Nazionale Esiti dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali).

I punti salienti della discussione sono stati:

  • L'importanza dei dati epidemiologici, ad oggi purtroppo raccolti solo "in cartella" relativamente alla sola fase di ospedalizzazione, con una limitata visione dell'outcome a medio-lungo termine;
  • La modalità di raccolta dei dati è influenzata dai silos funzionali e non consente di avere una prospettiva paziente-centrica;
  • L'affermarsi del principio di appropriatezza (verso le esigenze del paziente) tende ad entrare in conflitto con le esigenze organizzativo-finanziarie delle aziende creando un attrito che in parte spiega i problemi osservati;
  • L'importanza di sviluppare un sistema di budget regionali che sia fatto sulla base di dati epidemiologici ed un sistema di DRG idonei a garantire la sostenibilità di queste terapie per le aziende;
  • La percezione di un conflitto di interessi motivato da una ricerca in gran parte finanziata da chi produce farmaci e device, ed il peso dei rischi percepiti e le raccomandazioni dei medici.
  • Per tutti i punti si ritiene necessario uno sforzo comunicativo ed informativo volto a sensibilizzare la politica e a promuovere la conoscenza e la migliore valutazione del rischio da parte dei pazienti e delle loro famiglie.

Un approfondimento sui dati di attività diffusi durante l'incontro è stato effettuato dalla Dott.ssa Fulvia Seccareccia, responsabile del PNE AgeNaS.

 

Successivamente alla pausa si è aperta una seconda tavola rotonda (moderata dalla giornalista RAI Laura Berti TG2, Medicina 33), alla quale hanno partecipato Francesca Moccia (Vice Segretario Generale di Cittadinanzattiva), Eleonora Selvi (Federanziani Italia), Fabrizio Pennacchi (A.L.I.Ce. Italia), Roberta D'Agostino (Consip, Centrale Acquisti della P.A.) Marcello Faviere (ESTAR Toscana), Lorenzo Leogrande (Presidente AIIC), Giuseppe Musumeci e Giovanni Esposito di GISE.

I punti principali discussi sono stati:

  • Come possono le strutture di supporto (uffici tecnici, acquisti, società scientifiche) operarsi per livellare le disparità esistenti tra regioni e supportare l'innovazione;
  • Quanto è cruciale il ruolo delle associazioni e dei singoli professionisti, nel costruire una maggiore e più proficua comunicazione con i cittadini, con i pazienti e con il loro familiari,

Giuseppe Tarantini, Presidente del GISE ha infine chiuso i lavori della giornata con un ringraziamento alle associazioni che hanno partecipato alla discussione e con un invito a incontrarsi nuovamente su questi temi.

 

A.L.I.Ce. Italia ODV

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