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UniSalute: per il 34% degli italiani Ssn peggiorato e per il 40% liste d'attesa in forte aumento. La ricerca dell'Osservatorio Sanità con Nomisma

Per gli italiani la sanità pubblica resta un baluardo, con il 57% che dice di avere fiducia nel Ssn e il 43% d’accordo nel definirlo ancora uno dei migliori al mondo.

27 Aprile 2023

In molti, però, non esitano a denunciarne l’attuale situazione di crisi, probabilmente aggravata dall’impatto della pandemia. A lanciare l’allarme è l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, che insieme a Nomisma ha interrogato un campione di 1.200 persone sulla sanità pubblica a confronto con la sanità privata. Un italiano su tre (34%) ritiene che il Ssn sia peggiorato rispetto a 5 anni fa, mentre lo trova migliorato il 13% e il 52% non ha notato cambiamenti. Sulla sanità privata l’opinione di quasi tre italiani su quattro (72%) è invariata, con una quota leggermente maggiore che la giudica migliorata (17%) rispetto a peggiorata (11%). Il primo motivo di insoddisfazione per la sanità pubblica sono i tempi di attesa: per il 76% si sono allungati, con un 40% che parla addirittura di "forte aumento". Il 59% lamenta inoltre più costi e il 66% ritiene insufficiente il numero di medici e infermieri. Anche nel privato c’è chi riscontra un allungamento dei tempi (38%), oltre a una crescita dei costi più evidente rispetto al pubblico (il 72% ha percepito un aumento). Chi nell’ultimo anno ha effettuato visite o esami in strutture pubbliche, dice di averlo fatto principalmente per il costo ridotto (56%), mentre chi si è rivolto al privato lo ha fatto soprattutto per tempi di attesa inferiori (72%). Nel complesso, il livello di soddisfazione è più alto per i servizi sanitari privati rispetto a quelli pubblici: nel primo caso si dice soddisfatto delle cure ricevute il 72% degli intervistati, nel secondo solo il 56%. In ogni caso la maggioranza degli intervistati (57%) dichiara di avere fiducia nel Ssn e quasi il 43% lo ritiene ancora tra i migliori al mondo. Per ovviare alle lacune evidenziate, il campione intervistato da UniSalute concorda soprattutto su una maggior integrazione tra sanità pubblica e privata (59% è d’accordo) e su un più ampio ricorso a soluzioni tecnologiche per l’assistenza a distanza (55%).

Fonte: Sole 24 Ore sanità articolo di Radiocor Plus 03 aprile 2023

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