Roma, 8 settembre 2025 – In occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia, che si celebra oggi 8 settembre, A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) aderisce con convinzione a questo appuntamento promosso a livello globale, ribadendo ancora una volta quanto sia centrale il ruolo del fisioterapista nel percorso di recupero delle persone colpite da ictus cerebrale.
A.L.I.Ce. Italia ODV va in pausa per la chiusura estiva. Torneremo presto, carichi di nuove iniziative e progetti per la prevenzione dell’ictus.
Unisciti ai leader mondiali nella cura dell'ictus al WSC 2025 di Barcellona Il World Stroke Congress (WSC) 2025 , che si terrà dal 22 al 24 ottobre 2025 nella vivace città di Barcellona , segna una pietra miliare significativa per la comunità interessata dall'ictus.
Il conduttore si è sottoposto a un’operazione che contribuirebbe a prevenire altri episodi ischemici
Grazie a intelligenza artificiale e tecniche all’avanguardia, i ricercatori hanno finalmente sciolto un dubbio decennale: il cervello umano conserva la capacità di neurogenesi fino alla vecchiaia
Un dispositivo, sviluppato dall'Istituto di ricerche Rinaldi Fontani e sperimentato da numerose università italiane e straniere, migliora la comunicazione intercellulare
Pesa lo svantaggio socio-economico e oltre il 90% di cure e assistenza è a carico dei familiari: anziani in difficoltà su vista, udito e masticazione
In Senato un policy act che identifica 7 priorità per rafforzare la prevenzione e l’aderenza terapeutica
Una semplice gengivite batterica o una parodontite aumentano fino a cinque volte il rischio di ictus
L'anticiclone africano domina sull'Italia e il grande caldo, si sa, rappresenta un rischio per la salute.
Il nostro Paese è primo in Europa dopo il via libera di Ema ad aver reso disponibile il trattamento che riduce drasticamente da 365 a 52 le iniezioni ogni anno con benefici attesi di aderenza alle cure e impatto ambientale
A.L.I.Ce. ITALIA ODV LANCIA L’ALLARME: NECESSARI SCREENING PER GLI UNDER 55
Dopo i 65 anni, purtroppo, non è facile trovare arterie completamente indenni dai danni dell'aterosclerosi. Quando questo processo interessa le carotidi, vale a dire i vasi che portano il sangue al cervello, il rischio di ictus aumenta sensibilmente.