La Legge n.104 è la norma italiana che garantisce i diritti delle persone con diversi gradi di disabilità. La legge 104, del 5 febbraio 1992, è intitolata “ Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap ”.
Quattro milioni, una cifra sconcertante, è il numero di decessi causati da malattie cardiovascolari ogni anno, principalmente tra gli uomini, in particolare nella parte orientale della regione dell’Oms.
La buona notizia sono i riflettori finalmente accesi sulle tre emergenze obesità, endometriosi ed epilessia, che vanno a rafforzare – ma non a completare – la platea dei pazienti cui guarda il nuovo Piano nazionale cronicità (Pnc).
Negli ultimi anni, la crisi sanitaria connessa alla diffusione della pandemia Covid-19 ha indubbiamente influenzato i bisogni e l’approccio degli italiani rispetto ai temi salute e benessere. Al tempo stesso l’evoluzione delle esigenze e dello scenario hanno condizionato anche l’operato delle strutture sanitarie.
Tra le persone più vulnerabili ai problemi di voce vi sono coloro che svolgono professioni vocalmente intensive come insegnanti, cantanti, attori e operatori di call center. Tra questi vi sono anche individui affetti da malattie neurodegenerative come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia di Parkinson (Mp) e paralisi sopranucleare progressiva (Psp), oltre ai fumatori.
La persona con disabilità sempre al centro: questa è l’origine e la conclusione della ricerca “Disabilità e povertà nelle famiglie italiane” che come CBM Italia abbiamo realizzato, mossi dall’osservazione della realtà del nostro Paese, dove vivono 3 milioni di persone con disabilità (dato Istat 2021) e 5,7 milioni di persone residenti sono in povertà assoluta (Istat 2023) e dove non esisteva fino a oggi uno studio strutturato sul nesso fra disabilità e impoverimento.
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta innovando numerosi aspetti del nostro quotidiano, dall’istruzione alla medicina, dall’economia al mondo del lavoro. Il sonno, una componente ubiquitaria e pervasiva della nostra esistenza, occupando circa un terzo della vita umana, è un’altra importante dimensione che è già stata toccata dalla rivoluzione dell’IA e si appresta nel futuro prossimo a esserne ulteriormente e profondamente coinvolta.
Quattro adulti italiani su 10 dichiarano di non consumare bevande alcoliche, ma 1 persona su 6 (18%) ne fa un consumo definito a maggior rischio per la salute, per quantità o modalità di assunzione
Riparte l’attività estiva del “Piano Caldo” finalizzato a prevenire gli effetti negativi del caldo sulla salute, soprattutto nelle persone più fragili.
Sarcopenia e patologie cardiovascolari sono tra le principali cause di perdita di autosufficienza e un grande fattore di rischio di ospedalizzazione e decesso.
Il 77% dei cittadini desidera che il medico di famiglia sia punto di riferimento principale per la gestione della sua salute. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Ipsos per la giornata mondiale della salute di cui sono stati divulgati alcuni nuovi dati.
Il 14 maggio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale a conclusione di un articolato iter istituzionale il Decreto legislativo 3 maggio 2024 n. 62 recante la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato, attuativo della Legge delega in materia di disabilità (L. 227/2021).
“Come A.L.I.Ce, l’unica associazione nazionale per la lotta all’ictus, siamo molto contenti di aver partecipato a un tavolo di confronto con Fnofi, la Federazione nazionale degli ordini dei fisioterapisti italiani. Una professione importantissima per tutti coloro che hanno avuto un ictus"
Tra tempi di attesa insostenibili e difficoltà a sottoporsi a visite specialistiche valutate adeguate, gli italiani si dicono insoddisfatti del Servizio Sanitario Nazionale: quasi 9 su 10 ritengono che il principale problema è legato ai tempi di attesa per una prima visita (per 88% degli italiani si aspetta troppo), per esami diagnostici specifici o per esami di controllo (85%) e per le liste d’attesa per eventuali interventi chirurgici (84%).
Nel corso del 55° Congresso Nazionale di Cardiologia dell’Anmco, il più importante evento di Cardiologia in Italia, che si sta svolgendo a Rimini in questi giorni, sono stati presentati i risultati dello studio Bring-Up Prevenzione.
Le conseguenze del cambiamento climatico preoccupano gli italiani anche quando si tratta di salute e di insorgenza dei piccoli disturbi.
L’età anagrafica come oggetto di stigma e pregiudizio, come se l’essere anziani fosse di per sé un limite, una condizione invalidante, una differenza in termini negativi. Si chiama “ageismo” ed è un fenomeno non ancora messo a fuoco nel dibattito politico e culturale e che sembra inarrestabile.
La farmacia non si cambia. Il 53,3% degli intervistati con malattie croniche si rivolge sempre alla stessa struttura. Non solo per acquistare farmaci. Anche per misurarsi la pressione o eseguire analisi del sangue. In farmacia si può fare prevenzione come dimostra il progetto “Cuore di donne”