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Censis: italiani preoccupati del futuro, si riducono le spese sanitarie e la fiducia nel Ssn

Gli italiani sono preoccupati per il futuro prossimo della società. L’84,9% dichiara di intravedere incertezza e insicurezza. Allarma il blocco della mobilità sociale, che per il 58,6% dei cittadini farà aumentare le disparità sociali. Per il 43,3%, nella società italiana ci saranno meno equità e giustizia sociale; il 36,9% teme minore attenzione ai diritti dei lavoratori. Il rialzo dei prezzi catalizza le paure degli italiani. Il 75,4% degli occupati è convinto che non avrà aumenti delle entrate familiari nel prossimo anno, mentre il 73,9% degli italiani pensa che dovrà ridimensionare le spese. La reazione alla minaccia dell’inflazione porta l’86,9% a essere favorevole a indicizzare retribuzioni, salari e stipendi all’aumento dei prezzi, tornando alla scala mobile. Sono alcuni degli aspetti emersi dal Quarto Rapporto Censis-Tendercapital, presentato al Senato, sulla “sostenibilità sociale e la rinnovata sfida del welfare italiano”.

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Allarme sedentarietà: un italiano su tre non pratica alcuno sport

In Italia circa 20 milioni di persone, cioè un terzo della popolazione, non pratica alcuna attività fisica e risulta sedentario il 27% degli adolescenti fra i tre e i 17 anni. Numeri che destano preoccupazione e per questo la Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi (Foce) e la Federazione italiana pallacanestro (Fip) hanno avviato una collaborazione con l'obiettivo di promuovere l'attività sportiva nella popolazione. L'iniziativa è stata presentata giovedì 23 febbraio a Livorno in occasione della partita di basket Italia-Ucraina, valida per le qualificazioni al Mondiale 2023.

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Ictus: problema di salute pubblica

Le malattie cerebrovascolari sono un problema prioritario di salute a livello mondiale con un impatto sociale molto rilevante. Tra queste, l’ictus è tra le principali patologie causa di morte e di disabilità. Secondo i dati del ministero della Salute del settembre scorso, nel nostro Paese è la prima causa di disabilità e la seconda causa di morte dopo le malattie tumorali e cardiovascolari.

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Non fare sport fa male sia alla salute che al Ssn. L’inattività fisica costerà all’Italia 1,3 miliardi nei prossimi 30 anni in spese sanitarie. Tutti i numeri nel nuovo rapporto di Oms e Ocse

In tutta la Ue il 45% delle persone non fa mai esercizio fisico. Ma tutto ciò ha un costo per i sistemi sanitari. Con un aumento dell'attività fisica ai livelli minimi raccomandati nell'UE (150 min a settimana) si eviterebbero in Europa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili entro il 2050, inclusi 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 3,5 milioni di casi di depressione, quasi 1 milione di casi di diabete di tipo 2 e più di 400.000 casi di tumori diversi.

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Vivere in un quartiere pieno di catene di junk-food aumenta il rischio di ictus

Uno studio che verrà presentato alla Stroke Conference 2023 dimostra che chi vive nelle “paludi alimentari”, aree ad elevata concentrazione di catene di junk-food ha un rischio maggiore del 13 per cento di andare incontro a un ictus

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La pandemia Covid-19 ha modificato la percezione dei benefici dei servizi di sanità digitale. Il Progetto Pon Gov Cronicità si è dimostrato essere precursore di questa evoluzione contribuendo con la raccolta, la valorizzazione e la disseminazione delle mi

La telemedicina, e più in generale la sanità digitale, fanno riferimento a servizi e piattaforme tecnologiche abilitanti che consentono di poter gestire procedure amministrative e di usufruire di prestazioni assistenziali a distanza. Gli assistiti che maggiormente possono beneficiare dei nuovi servizi sono certamente i pazienti cronici poiché più bisognosi di assistenza sanitaria.

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FESTIVAL DELL’INNOVAZIONE

Talk “Coinvolgere i professionisti di oggi e domani con il digital marketing” PREMIAZIONE Life Science Excellence Award per la categoria Best Digital Project of the Year

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Nuove competenze sulla telemedicina per il risk manager in sanità

L’unico vero punto fermo dell’anno che è appena iniziato, per quello che riguarda gli investimenti in sanità, è che sicuramente il Pnrr finanzierà il potenziamento della telemedicina, mentre sul flusso ordinario dei conferimenti è ipotizzabile qualche ulteriore taglio di risorse.

Il grande freddo: chi rischia di più e come difendersi

Il periodo che va da metà gennaio a metà febbraio è statisticamente il più freddo dell'anno, con i cosiddetti “giorni della merla” (29,30 e 31 gennaio) che tradizionalmente sono quelli in cui si dovrebbero raggiungere le temperature più rigide. Non solo: gli inverni caratterizzati da fenomeni estremi sono ormai una consuetudine, conseguenza diretta dei cambiamenti climatici. Fatto è che ogni anno almeno il 7 % di tutti i decessi può essere attribuito al freddo. Ecco, dunque, le indicazioni della Società italiana di medicina interna (Simi) su chi rischia di più e su come difendersi.

Cesare Bocci, dramma a Italia Si: “Quell’ictus ha spezzato tanti sogni”

A Italia Si il racconto drammatico dell’attore: “L’ictus di mia moglie ha spezzato i nostri sogni ma…”

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Cersi: in dirittura d’arrivo il primo studio italiano sull’assistenza domiciliare

Guida culturale della professione, alla base delle strategie della Federazione per la crescita e l’affermazione dell’Infermieristica: è il CERSI, il primo Centro di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo dell’infermieristica a livello nazionale, voluto dalla FNOPI.

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Malattie del cuore prima dei 60 anni triplicano il rischio di problemi al cervello, lo studio californiano

Malattia coronarica, ictus, scompenso cardiaco, problemi alle carotidi se compaiono in giovane età possono portare a problemi cognitivi

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Cardiologie aperte dal 12 al 19 febbraio: 700 specialisti Anmco a disposizione dei cittadini

Le malattie cardiovascolari restano ancora oggi la principale causa di morte nel nostro paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi, con una prevalenza più elevata della media europea (7.499 casi ogni 100mila abitanti) anche a causa dell’età media particolarmente alta della nostra popolazione. Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico poiché la malattia modifica la qualità di vita. In Italia, secondo i dati Istat, la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille e il 23,5% della spesa farmaceutica italiana è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare.

Di smog si muore, è tempo di agire

L’Organizzazione mondiale per la Sanità considera direttamente attribuibili agli inquinanti atmosferici un terzo delle morti premature dovute a infarti o ictus cerebrali, broncopneumopatie e tumori polmonari, con impatti anche molto diversi a seconda delle nazioni. Per l’Italia, purtroppo, non valgono le buone notizie...

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Per la salute del cervello dopo i 60 anni bisogna pensare a quella del cuore (fra i 20 e i 30)

Per evitare o quantomeno ritardare la comparsa di declino cognitivo, i primi decenni di vita sono cruciali per instaurare uno stile di vita volto a prevenire le patologie cardiovascolari o per intervenire con terapie in caso si presentino

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Emergenza smog. Nel 2022, sono 29 su 95 le città che hanno superato i limiti giornalieri di PM10. Il Report di Legambiente

Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia le città che hanno registrato più del doppio degli sforamenti consentiti. Con i nuovi target europei per il 2030, situazione ancora più critica: fuorilegge il 76% delle città per il PM10, l’84% per il PM2.5 e il 61% per l’NO2. Legambiente: “Ecco le nostre proposte: zone a zero emissioni, città 30 km all’ora, potenziamento del trasporto pubblico, elettrificazione autobus e sharing mobility”

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Valutazione dell'esperienza diretta di soggetti con ictus cerebrale rispetto al bisogno percepito di assistenza, riabilitazione e ausili

L'ictus può colpire improvvisamente, spesso senza preavviso e senza dolore. In Italia rappresenta la terza causa di morte ed è la prima causa assoluta di disabilità. Sebbene alcune persone mostrino un recupero rapido, altre richiedono un sostegno a lungo termine per recuperare una qualità di vita accettabile e un certo grado d’indipendenza.

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ALIMENTAZIONE E RISCHIO CEREBROVASCOLARE: IL RUOLO DELL’OMOCISTEINA

Alti livelli di questo aminoacido rappresentano un importante fattore di rischio per ictus cerebrale

A.L.I.Ce. Italia ODV

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