L’Organizzazione mondiale per la Sanità considera direttamente attribuibili agli inquinanti atmosferici un terzo delle morti premature dovute a infarti o ictus cerebrali, broncopneumopatie e tumori polmonari, con impatti anche molto diversi a seconda delle nazioni. Per l’Italia, purtroppo, non valgono le buone notizie...
A Italia Si il racconto drammatico dell’attore: “L’ictus di mia moglie ha spezzato i nostri sogni ma…”
Guida culturale della professione, alla base delle strategie della Federazione per la crescita e l’affermazione dell’Infermieristica: è il CERSI, il primo Centro di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo dell’infermieristica a livello nazionale, voluto dalla FNOPI.
Alti livelli di questo aminoacido rappresentano un importante fattore di rischio per ictus cerebrale
Un importante supporto per pazienti e caregivers realizzato da ipsen con a.l.i.ce. italia odv (associazione per lotta all’ictus cerebrale), simfer (società italiana di medicina fisica e riabilitativa), sirn (società italiana di riabilitazione neurologica), aifi (associazione italiana fisioterapisti) e ritb (rete italiana di tossina botulinica) e con il patrocinio di iso (italian stroke organization) e sin (società italiana di neurologia)
Via libera dal Governo al disegno di legge delega previsto dal Pnrr in favore delle persone anziane. Saranno anche istituiti dei “punti unici di accesso” (PUA) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (PAI) che indicherà tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie per la persona anziana. Meloni: “Sigliamo un Patto per la Terza età”.
Applicando metodologie e strumenti ad hoc è possibile: fare scelte di policy sanitaria e sociosanitaria secondo un approccio “one health”, centrato sulla persona e su target omogenei di pazienti; recuperare, appropriatezza, efficacia ed efficienza delle cure, garantendo equità e universalismo; fare programmazione dal lato di una lettura della domanda di sanità e salute e non più solo dal lato dell’offerta che si vuole autoriprodurre
Tener conto dei determinanti di sesso e genere nei protocolli di ricerca così come negli aggiornamenti delle Linee Guida Nazionali. Questi gli obiettivi di due documenti licenziati ieri dall’Osservatorio MdG. Brusaferro: “Importante creare una base comune di lavoro per la realizzazione concreta della medicina di genere in tutti gli ambiti socio-sanitari in cui questo approccio è in grado di fare la differenza”
Nei casi più gravi circa il 20% dei pazienti ospedalizzati può avere conseguenze cardiovascolari. La pubblicazione su Circulation Research. “Il fatto che la trombosi mediata dalle piastrine sia stata bloccata da un inibitore del TLR4 apre prospettive cliniche importanti nel trattamento dei pazienti Covid: questo inibitore potrebbe essere usato per la prevenzione come farmaco antitrombotico”.
L'ictus cerebrale in Italia è la seconda causa di morte e la prima causa di disabilità, colpisce oltre 150mila persone ogni anno. Una malattia che sempre di più interessa le fasce più giovani della popolazione: oggi oltre un quarto degli ictus colpisce under 55 nel pieno della loro vita familiare e lavorativa.
Il ritardato accesso ai setting di degenza riabilitativa dopo un ricovero in acuzie comporta maggiore durata di permanenza in riabilitazione e minore efficienza degli interventi. Sono queste le conclusioni di uno studio canadese recentemente pubblicato dalla rivista “Archives of Physical and Rehabilitation Medicine”, una delle più autorevoli del settore.
Operatori sanitari cercasi in tutta Italia: dal Nord al Sud mancano medici, sia di famiglia che ospedalieri, ma anche infermieri e pediatri. In particolare, nelle zone periferiche e ultraperiferiche delle aree interne, è evidente la cosiddetta desertificazione sanitaria, ossia territori in cui le persone hanno difficoltà ad accedere alle cure a causa, ad esempio, dei lunghi tempi di attesa, della scarsità di personale sanitario o delle ampie distanze dal punto di erogazione delle cure. E il problema rischia di non essere colmato dai fondi messi a disposizione dal PNRR.
Considerando che i ricoveri nei reparti di medicina interna sono circa un milione l’anno e che almeno la metà di questi sono di over 70. E tenendo poi conto che ben più del 50% di questi prolunga mediamente di una settimana il ricovero oltre le necessità sanitarie, in tutto sarebbero 2,1 milioni le giornate di degenza in eccesso. Un numero che influisce non poco sull’intasamento degli ospedali e che considerando il costo medio di una giornata di degenza, pari a 712 euro secondo i dati Ocse, fanno in totale un miliardo e mezzo l’anno di spesa che si sarebbe potuto investire in vera assistenza sanitaria
I chili in eccesso e i centimetri di troppo sul girovita intorno ai 50 anni aumentano il rischio di fragilità in età avanzata. Un ampio studio norvegese sfata il mito della fragilità associata al deperimento. Esistono anche gli anziani fragili e in sovrappeso
Proteggere donne incinte e minori dal fumo passivo è una posizione che vede il MOHRE in prima linea dalla sua nascita, data la sua identità di Osservatorio. Come tale però non si limita ad osservare ma a studiare, interpretare e capire.
Al finanziamento della Sanità pubblica italiana mancano almeno 50 miliardi di euro (al minimo) per avere un’incidenza media sul Pil analoga agli altri paesi EU. Rispetto ai quali la spesa sanitaria del nostro Paese registra, nel 2021, una forbice del -38% circa (-12% di spesa privata e -44% circa di spesa pubblica).
Il Comitato olimpico nazionale (Coni) e la Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi (Foce) lavoreranno insieme per promuovere progetti di sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione del cancro e di altre malattie.
Le persone di mezza età che fumano hanno maggiori difficoltà di memoria e di concentrazione rispetto ai non fumatori. La buona notizia è che smettendo di fumare il cervello torna in forma.