Più di un cittadino su tre con patologia cronica ha atteso oltre dieci anni per arrivare alla diagnosi e uno su quattro fra chi soffre di una malattia rara deve spostarsi dal proprio luogo di residenza per curarsi.
È quanto emerge da un'indagine presentata oggi in occasione della consegna dei Bollini RosaArgento, che premiano le strutture più attente al benessere dei suoi ospiti/pazienti (94 strutture hanno ricevuto il massimo riconoscimento di 3 bollini, 101 hanno ricevuto 2 bollini e 10 strutture 1 bollino). Secondo i dati dell’indagine, il 65% dei caregiver ammette di risentire molto di questo impegno. I motivi principale per cui non si pensa al ricovero del proprio caro in Rsa è il costo e il senso di colpa.
Sono previsti aiuti economici per il caregiver che assiste un familiare disabile, a patto di rispettare alcuni requisiti.
Chi soffre di ipertensione grave (oltre 160/100mmHg) e beve due o più tazze di caffè al giorno vede raddoppiare il proprio rischio di morte per cause cardiovascolari. Lo stesso fenomeno non si osserva tra coloro che hanno un’ipertensione non severa. È quanto emerge da uno studio giapponese che ha osservato, per 19 anni, oltre seimila uomini e dodicimila donne.
Il team di ricerca del Medical College dell’Università di Augusta negli Stati Uniti ha effettuato studi di laboratorio sui topi e ha scoperto che il grasso sottocutaneo nelle donne potrebbe essere uno dei fattori chiave, oltre agli estrogeni, contro l’infiammazione cerebrale, tra le principali cause di demenza e ictus, almeno fino alla menopausa
"Forme alternative alla degenza e tecnologie abilitanti: quali prospettive regionali per un’appropriatezza erogativa". Questo il tema dell’incontro che si è tenuto a Roma presso il Centro Studi Americani.
Le prospettive presenti e future della sanità territoriale alla luce del Dm 77 e delle risorse del Pnrr: questi i temi al centro dell'incontro su “Forme alternative alla degenza e tecnologie abilitanti: quali prospettive regionali per un’appropriatezza erogativa”, che si è tenuto il 29 novembre scorso a Roma. L'evento, promosso da Medtronic in media partnership con Gstrategy, ha visto la partecipazione dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e di rappresentati di Campania, Piemonte, Puglia e Trento.
Le persone con disabilità sono a più alto rischio di povertà o esclusione sociale: il 29,7% della popolazione dell'UE di età pari o superiore a 16 anni con disabilità (limitazione dell'attività) era a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto al 18,8% di quelli senza disabilità. In Italia il gap è minore (27,1% rispetto a 24,3%).
«Si tratta di una vera e propria pagella per la sanità – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – che permette di identificare Regioni promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e bocciate (inadempienti)».
Approvata la delibera che riorganizza le modalità di trattamento, allineandole alle linee guida internazionali e pianificando la dotazione e l'integrazione di tecnologie adeguate (Tac perfusionali gestite con software dedicati) che consentono di ampliare la finestra terapeutica dei pazienti fino a 24 ore dal momento dell'insorgenza della patologia acuta.
Per la Fondazione per la innovazione e la sicurezza in Sanità sarà un’occasione per rilanciare i principi e i valori che abbiamo adottato, ma anche di sviluppare ed approfondire, insieme alle 21 Aziende Sanitarie che hanno aderito alla Health Value Community, i nuovi modelli organizzativi/gestionali grazie al contributo scientifico dell’Iss ed all’apporto di Università ed esperti provenienti dal mondo della ricerca
Più persone muoiono per attacchi di cuore tra Natale e Capodanno rispetto a qualsiasi altro periodo dell’anno. I troppi brindisi mettono a rischio di fibrillazione atriale: di che cosa si tratta, quali sono i sintomi e chi deve stare più attento
Nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare l’influenza aumenta di 6 volte la probabilità di infarto. Tuttavia, le persone con malattie cardiache rinunciano spesso alla vaccinazione antinfluenzale per paura di avere una reazione avversa.
I Professori Palleschi e Vetta: “L’invecchiamento record e l’esperienza Covid devono spingere il decisore politico ad una rimodulazione delle risorse del numero di posti letto di Geriatria”
Chi ha avuto Covid-19, soprattutto se è stato ricoverato, ha un maggior rischio di sviluppare problemi cardiaci, indipendentemente dalla presenza di fattori di rischio. Il rischio è particolarmente alto nei primi 30 giorni dell’infezione, ma resta elevato per un periodo più lungo
25 Novembre 2022 9:00 —17:00 Meeting Translational Reserch on Stroke (TREES) with Open Discussion on NIMBLE Results