Con una Delibera della Giunta regionale la Regione Toscana ha stabilito che nelle decisioni riguardanti presidi e dispositivi medici, sia previsto, in via esclusiva, il coinvolgimento di cosiddetti pazienti esperti, persone che, oltre a essere affette da una patologia, devono dimostrare di aver compiuto un percorso di formazione certificato. La Delibera ha suscitato un’accesa reazione da parte del mondo delle associazioni di pazienti, soprattutto per la preoccupazione che limitare le pratiche di democrazia partecipativa a singoli individui implichi il rischio di vedere sovra-rappresentate le istanze di un singolo e non di una comunità
Appello agli infermieri, nel rispetto del loro Codice deontologico, alle Università per la formazione dei futuri infermieri, agli ordini provinciali per organizzare tutte le iniziative necessarie a farsi carico dei bisogni di assistenza e della salute di genere dei cittadini.
Presentato il quarto report del programma «Welfare familiare e valore sociale del lavoro domestico in Italia» realizzato dal Censis per Assindatcolf Anziani, indagine Censis-Assindatcolf: badante vs Rsa, il 60% delle famiglie preferisce l’assistenza in casa. Più della metà delle famiglie non ricorrerebbe a una Rsa per dare assistenza a un proprio familiare anziano o non autosufficiente. Nel 59% dei casi per non allontanarlo dagli affetti. Ma servono risposte concrete per alleviare la fatica che grava sui caregiver
Le polveri più sottili, il PM1, hanno l’impatto maggiore. Chi è esposto a fuliggine e smog, con particelle di diametro inferiore a 1 micron, ha il rischio maggiore di morte per ictus ischemico. Uno studio condotto in Cina dimostra che le dimensioni del particolato contano
Il potenziamento cerebrale avviene anche da adulti e previene le demenze. Lo sport aumenta il flusso del sangue nel cervello, irrorando zone adibite alla memoria
Cinque proposte concrete per ridisegnare il Sistema Sanitario alla luce di due grandi trasformazioni in atto, PNRR e digitalizzazione della salute. Si è concluso con un documento programmatico da portare all’attenzione dei decisori politici e sanitari l’evento PATH – Join our future, la due giorni di lavori promossa da Roche appena conclusa che ha visto la partecipazione di 38 Associazioni di Pazienti, Istituzioni nazionali e territoriali ed alcuni tra i maggiori esperti di digital health.
Analizzare l’offerta dei servizi sanitari territoriali di Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Campania, quattro regioni che rappresentano oltre il 40 per cento della popolazione italiana, per permettere di valorizzare al meglio gli investimenti resi disponibili dalle risorse stanziate dal PNRR. È questo l’obiettivo di uno studio avviato da Cergas Bocconi in collaborazione con
La sintesi del documento: stanziamenti e novità strutturali. Dopo la mancata intesa in Conferenza Stato-Regioni il Consiglio dei ministri ha deciso di procedere per l'approvazione "alternativa"
Dal 18 al 20 Novembre 2022, si svolgerà a Vibo Valentia il Premio Nazionale per la ricerca sull’Ictus cerebrale “HIPPONION – ISA-AII” per la migliore ricerca scientifica originale condotta, in Italia, da giovani ricercatori.
Nel 2021 la spesa per la Sanità digitale in Italia è cresciuta del 12,5% rispetto al 2020, toccando quota 1,69 miliardi di euro, pari all’1,3% della spesa sanitaria pubblica. Una crescita superiore a quella degli ultimi anni, ma non ancora sufficiente a imprimere il “cambio di marcia” necessario a colmare il ritardo accumulato.
Gli italiani si informano sempre più sulla salute e la prevenzione e molti lo fanno on line. È quanto emerge da una ricerca dell'Istituto Ipsos presentata nell'ambito di Cosmofarma “Incontri Riavvicinati”, la fiera leader nel settore dell'Healthcare, Beauty care e servizi legati alla farmacia, che si è chiusa ieri, 15 maggio, alla Fiera di Bologna.
Famiglie, anziani non autosufficienti, persone con disabilità e senza dimora le categorie che il provvedimento vuole tutelare attraverso il rafforzamento dei servizi di sostegno, di assistenza domiciliare, ma anche soluzioni innovative per garantire una vita autonoma alle persone anziane, agli operatori sociali e percorsi di autonomia per persone con disabilità.
Poco più della metà (51%) degli italiani intervistati si avvale di ausili nella vita di tutti i giorni. Al primo posto, nella graduatoria dei 20 ausili più adoperati, si trovano quelli per la vista (usati dal 47% del totale del campione e dal 92% degli utenti), poi gli ausili per la mobilità (11%), quelli per le difficoltà cognitive (7%), per i problemi di udito (5%), per le difficoltà della vita quotidiana (4%) e per quelle nella comunicazione (0,9%).
Un “tetto di cristallo” non consente di utilizzare la piena potenzialità della componente di diritto privato del SSN per garantire una risposta puntuale, efficace ed efficiente alla domanda di salute della popolazione: una condizione che deve essere superata per il bene del Paese, che continua a registrare liste d’attesa lunghissime, mobilità sanitaria non fisiologica, spesa out of pocket in aumento e rinuncia alle cure, come effetti di un sistema bloccato nella sua offerta.
Sedia a rotelle, apparecchi per l’udito, app per la comunicazione. Un rapporto dell’Oms e dell’Unicef mostra che se nei Paesi ricchi il 90% dei cittadini ha accesso agli ausili, in quelli poveri la percentuale scende al 3%